Bahrain-Merida, Garosio: “Mi ispiro a Contador, da professionista mi sento più tranquillo”

Il primo appuntamento della settimana con i Volti Nuovi del Gruppo è Andrea Garosio. Il bresciano ha firmato un contratto di un anno con la Bahrain-Merida, passando ufficialmente tra i professionisti. Con la formazione asiatica aveva già corso in qualità di stagista nella seconda metà del 2017 e del 2018. Due esperienze che gli hanno permesso di cimentarsi in alcune corse di alto livello, come Tre Valli Varesine e Milano-Torino. Il suo lavoro in appoggio ai capitani gli ha permesso di conquistare la fiducia della dirigenza, che gli ha concesso l’opportunità di vivere la sua prima stagione da pro all’età di 25 anni.

Il classe ’93 è riuscito a togliersi qualche soddisfazione tra i dilettanti, conquistando l’Internazionale Paganessi nel 2010 e ricevendo la fiducia di Davide Cassani per correre con la maglia della nazionale al Tour of The Alps 2017. Tuttavia il corridore è convinto di “non essere riuscito a esprimere tutto il valore tra i dilettanti”, confidando di “dimostrarlo qui tra i professionisti, dove è più importante”. Cresciuto in una famiglia di sportivi e calciatori, ha scelto il ciclismo all’età di sette anni perché “se vado in bicicletta, mi tengo io tutte le coppe”. Una passione poi portata avanti con dedizione alla Zalf e alla Colpack, dove ha sempre trovato compagni di squadra molto competitivi.

Il suo idolo da ragazzo era Alberto Contador “perché compie gli anni il mio stesso giorno e dava sempre spettacolo quando correva”, mentre il suo modello attuale è Vincenzo Nibali “non solo perché perché è mio compagno di squadra”. Tra le corse preferite spiccano i tre Grand Tour, con un’evidente preferenza per il Giro d’Italia. Il suo programma di quest’anno non dovrebbe prevedere la presenza alla corsa rosa, ma mai smettere di sognare…

Per l’intervista completa con Andrea Garosio, appuntamento a domani sera.

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